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PEDAGOGIA

 "Formazione" degli italiani nell'Italia Unita

''FATTA L'ITALIA OCCORREVA FARE GLI ITALIANI'' cit. Massimo d'Azeglio


 



Vincenzo Cuoco (1770-1823, Napoli



Vincenzo Cuoco - WikipediaFu il primo a sottolineare con chiarezza con lo stretto rapporto fra il problema nazionale e la diffusione della scuola e dell'educazione popolare.
Secondo Cuoco non ci possono essere ordine sociale e comunanza di sentimenti civici se prima non si provvede a creare un sistema educativo aperto anche al popolo. Mediante una scuola rivolta a ceti benestanti e a ceti inferiori.

Egli tuttavia non pensava a un'unica scuola, l'osservazione della realtà gli suggerisce una doppia organizzazione scolastica.






Giuseppe Mazzini 
"NON VI È UMANITÀ SE NON C'È PATRIA" cit. Mazzini

Riprese alcuni aspetti del progetto educativo di Cuoco, concordando in particolare nel ritenere il problema del rinnovamento politico dell'Italia una questione essenzialmente etica ed educativa. Lui nutriva una passione  per la politica, l'educazione del popolo e la formazione della coscienza personale.
Centrale nella riflessione di Mazzini il binomio ''pensiero e azione'', ovvero una consuetudine alla solidarietà, al sacrificio personale, al sentimento del dovere.

L'educazione del popolo veniva associata strettamente all'impegno militante e finalizzato alla preparazione politica e alla partecipazione democratica di tutti gli individui alla vita nazionale.

I ''doveri'' del cittadino derivavano proprio dal rispetto dei principi su cui si basava la tradizione nazionale e di fatto si risolvevano nella subordinazione volontaria del cittadino all'autorità dello Stato e dell'uomo.


ANTONIO ROSMINI

La personalità di maggior spicco tra i cattolici liberali fu Rosmini (filosofo, uomo di Chiesa e studioso di questioni educative).
La pedagogia Rosminiana era favorevole all'educazione popolare.

 Rosmini  voleva salvaguardare la dimensione trascendente dell'antropologia cristiana e a tal fine, partendo dalla meditazione sull'uomo, invitò ad una riorganizazzione organica del sapere, al cui centro pose la persona umana e il fondamentale interrogativo intorno al suo essere.

Il concetto di persona costituiva il fulcro della sua concezione filosofica.




 Per Rosmini conceti come volontà sentimento ed intelligenza formano una perfetta unità. 
Il perfezionamento della volontà porta al perfezioanemnto di tutto l'uomo, educandolo sul piano morale, lo si educa in prospettiva integrale.

La pedagogia è chiamata a mettere a punto un progetto finalizzato a dare ordine nella vita, stabilendo una gerarchia dei beni e dell'ordine che li tiene in relazione.
Al vertice del processo educativo sta la morale religiosa che raccoglie in sé il vero e assoluto bene dell'uomo.

Le altre forme educative sono considerate soltanto mezzi utili per l'unico e autentico fine.

Lo scopo dell'educazione non è solo principio di ordine, ma anche di unità e anzi l'uno non può darsi senza l'altra.

Rosmini enunciò il principio della gradazione e cioè del concatenamento delle conoscenze a partire da quelle elementari. Con la legge della gradazione egli cercava di trovare un metodo universale per facilitare e incrementare e sostenere i processi per quanto riguarda la scolarizzazione dei ceti popolari.


Nel 1848 fu approvata la legge istitutiva del ministero della pubblica istruzione che segnava il passaggio dalle scuole delle autorità della Chiesa, a quelle dello stato.

Il piano di rinnovamento scolastico fu completato con l'avvio di un'editoria scolastica accuratamente pianificata rispetto ai bisogni didattici e diversi tipi di scuole. Le esperienze maturate in Piemonte tra il 1848 e il 1859 furono la base della legge del 1859, detta legge casati, che costituì il fondamento giuridico della scuola italiana dopo l'unità e fino al 1923, cioè fino alla riforma scolastica nota come Riforma Gentile.



Don Bosco

Don Bosco rappresentava una figura di notevole interesse educativo anche se non seguì particolari studi specialistici e neppure diede alle stampe trattati di pedagogia.

Tra i principi intorno a cui agirono Don Bosco e, sulla sua ascesa, i salesiani troviamo:

-prendersi cura dei giovani

-educazione preventiva (il cosiddetto sistema preventivo)

-valorizzazione del tempo libero



Raffaello Lambruschini (1688 - 1873) fu la persona a cui si deve la fondazione del primo giornale di pedagogico italiano:


"La guida dell'educatore"


Rosmini centrò la sua pedagogia sulla dignità della persona, mentre Lambruschini si affidò alla bussola della coltivazione della libertà personale. 

L'educazione è dunque l'esito della cooperazione tra l'educatore e il soggetto che cresce. Il compito del primo è quello di esercitare una vera maieutica di tipo socratico in modo da liberare e sostenere i buoni "germi" presenti nel discepolo. 
















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