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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

PEDAGOGIA

  "Formazione" degli italiani nell'Italia Unita '' FATTA L'ITALIA OCCORREVA FARE GLI ITALIANI '' c it.  Massimo d'Azeglio   Vincenzo Cuoco ( 1770-1823, Napoli Fu il primo a sottolineare con chiarezza con lo stretto rapporto fra il problema nazionale e la diffusione della scuola e dell'educazione popolare. Secondo Cuoco non ci possono essere  ordine sociale  e  comunanza di sentimenti civici  se prima non si provvede a creare un sistema educativo aperto anche al popolo. Mediante una scuola rivolta a ceti benestanti e a ceti inferiori. Egli tuttavia non pensava a un'unica scuola, l'osservazione della realtà gli suggerisce una doppia organizzazione scolastica. Giuseppe Mazzini  " NON VI  È  UMANIT À  SE NON C' È PATRIA " cit.  Mazzini Riprese alcuni aspetti del progetto educativo di Cuoco,  concordando in particolare nel ritenere il problema del rinnovamento politico dell'Italia una questione essenzialmente etica ed educa

PSICOLOGIA

INFLUENZA SOCIALE   La psicologia sociale ha indagato sul fenomeno dell' influenza sociale  = i nfluenza esercitata da un gruppo di individui nei confronti del singolo soggetto. Solomon Asch Era uno psicologo statunitense di origine polacca e h a compiuto esperimenti fondamentali sul conformismo = t endenza dell'essere umano ad uniformarsi alle opinioni di un gruppo. Il suo intento era studiare quanto l'influenza sociale, incidesse sul conformismo e capire se fenomeni come il  conformismo  e il  consenso sociale  fossero dettati da  fattori razionali . La BANALITÀ del MALE 1921-1962, Gerusalemme: processo ad Adolf Eichmann: a ccusato di crimini contro il popolo eb raico, l'umanità e di guerra sotto il regime nazista. Hannah Arendt (filosofa), seguì il suo processo e scrisse le sue riflessioni in un testo  ⭢     '' La banalità del male'' Eichmann (rappresentato da Arendt come banale), grigio burocrate, teso a svolgere il proprio lavoro, a raggiungere gli

Pedagogia 3

 LE VIE DELL'ALFABETO La lotta contro l'ignoranza Una questione di cittadinanza appena unificata l'Italia si sperimentarono le difficoltà di creare una  nazione unitaria: era difficile amalgamare realtà molto diverse non solo per tradizioni e abitudini sociali ma anche per storie politiche. I governanti del secondo Ottocento si trovarono di fronte alla necessità di dar vita a una cittadinanza comune tra abitanti che spesso si sentivano ancora "sudditi" più che "cittadini". Le vie dell'alfabeto, cioè la diffusione dell'istruzione associata a forti sentimenti patriottici, furono subito individuate come idonee per creare un tessuto omogeneo. A fianco della scuola anche l'esercito rappresentò un fondamentale tassello per unificare i giovani italiani, poiché offriva loro l'opportunità non solo di partecipare, ma anche semplicemente di entrare in contatto con i coetanei di regioni diverse. Dagli anni Trenta-Quaranta dell' Ottocento l'It