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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

Sociologia 2

 IL GRUPPO SOCIALE  -  Un insieme di persone che interagiscono tra loro in modo strutturato, che hanno cioè relazioni istituzionalizzate, occupano posizioni e svolgono ruoli, è qualcosa di più di una semplice moltitudine. Questa definizione di Merton, per quanto appropriata, andrebbe sottoposta a una serie di precisazioni. Perché si possa parlare di "gruppo sociale" le interazioni al suo interno sono orientate prevalentemente alla collaborazione. In ogni gruppo possono verificarsi episodi di conflitto, ma una relazione puramente conflittuale non dà luogo a un gruppo. Moltissimi aggregati umani rispondono a questi requisiti minimali: una famiglia, un villaggio, un partito politico, un gruppo di amici, un gruppo di colleghi, una squadra di calcio, una grande azienda, la mafia, un plotone militare, una classe scolastica, un gruppo parrocchiale, una nazione, un ministero.  Ci sono invece aggregati umani che non rispondono ai requisiti minimali, per esempio i giovani, le donne, g

Sociologia 1

 LE FORME DELLA STRUTTURA SOCIALE  L'istituzione, i gruppi e alle organizzazioni non sono sinonimi , la principale differenza sta in questo: mentre i gruppi e le organizzazioni sono per definizione aggregazioni di esseri umani , mentre le istituzioni no. Nel linguaggio quotidiano parliamo di istituzioni scolastiche, istituzioni sanitarie, istituzioni militari facendo riferimento per esempio a scuole, ospedali, caserme. Nel senso comune l'istituzione è dunque sinonimo di un'organizzazione di pubblico interesse , vale a dire di un'aggregazione di persone e cose che operano in maniera coordinata per ottenere determinati scopi di utilità generale. Questo non è però il significato sociologico del termine. Abbiamo già accennato al fatto che l'istituzione, come dice la parola stessa, è l'esito del processo di istituzionalizzazione. Di conseguenza, chiameremo istituzioni sociali tutti quei modelli di comportamento che, grazie al processo di ripetizione, tipizza

Pedagogia documento

 I cattivi educatori  Un'educazione "meccanica"  Molti genitori educano i figli solo per loro stessi, come delle anime a svegliarino (orologio) la cui suoneria scatta a scelta dei genitori. L'educazione che è di competenza dei genitori spesso e volentieri viene ridotta per pigrizia, ad esempio con i neonati, la cui colpa è quella di essere troppo rumorosi e impegnativi.  Educare un cittadino, non un uomo Simili ai precedenti sono gli educatori che tengono d'occhio solo i rapporti sociali del futuro uomo che si interessano solo di formare un cittadino per lo Stato. Questo è un sistema che ci da alievi pecoroni (senza colonna vertebrale) che perdono la vera essenza del vivere e la propria identità.  Formare un uomo e non un servo  Prima del cittadino nasce l'uomo ,quei genitori che che già nei primi anni si affrettano a vestire l'uomo da servo, per esempio da avvocato, si prendono il diritto di di trapiantare nei figli qualcosa che non gli appartiene. In que

Pedagogia 1

 BAMBINI E DONNE TRA SETTECENTO E OTTOCENTO Johann Paul Friedrich Richter e la fiducia nell'infanzia  Il dibattito illuministico sulle peculiarità dell'infanzia, sulle capacità cognitive dell'uomo ebbe un' influenza sulla riflessione pedagogica dei primi decenni dell'Ottocento. Esso diede origine a due correnti di pensiero e di ricerca distinte ma complementari: la prima, ispirata da una concezione romantica dell'infanzia e delle sue doti, interessò soprattutto filosofi, educatori e uomini di scuola  la seconda, incentrata sulla componente organica e psichica dell'uomo, si sviluppò soprattutto in ambito medico. Per cogliere le origini di questa duplice matrice pedagogica possiamo fare riferimento a due autori, attivi entrambi nei primi anni dell'Ottocento: Johann Paul Friedrich Richter e Jean-Marie-Gaspard Itard.  Johann Paul Friedrich Richter (1763-1825) nacque a Wunsiedel, nella Germania del Sud, e studiò teologia a Lipsia fino a quando dovette abband